L’assunzione di acidi grassi insaturi con la dieta può avere un effetto protettivo nei confronti della malattia di Parkinson
Gli acidi grassi insaturi sono importanti costituenti delle membrane cellulari neuronali ed hanno proprietà neuroprotettive, antiossidanti ed antinfiammatorie.
Ricercatori del Rotterdam Study hanno verificato se un’alta assunzione di acidi grassi insaturi potesse essere associata ad un più ridotto rischio di malattia di Parkinson.
Lo studio Rotterdam è uno studio prospettico di coorte basato sulla popolazione che ha coinvolto 5289 persone di età uguale o superiore ai 55 anni senza demenza e parkinsonismo.
Dopo un periodo medio di follow-up di 6 anni, ci sono stati 51 casi di malattia di Parkinson.
L’assunzione di grasso totale, acidi grassi monoinsaturi ( MUFA ) ed acidi grassi polinsaturi ( PUFA ) è risultata significativamente associata ad un più basso rischio di malattia di Parkinson ( hazard ratio = 0,69 per il grasso totale, 0.68 per MUFA e 0,66 per PUFA ).
Nessuna associazione è stata riscontrata per il grasso saturo, colesterolo o grasso trans, nella dieta.
I risultati di questo studio indicano che un’alta assunzione di acidi grassi insaturi potrebbe avere un effetto protettivo nei confronti della malattia di Parkinson. ( Xagena2005 )
de Lau LML et al, Neurology 2005; 64:2040-2045
Neuro2005
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